Alba verderame,
inattesa negli occhi del senso comune.
Compiuta,
tra i risvegli profani di chi ti ignora.
Vivida,
nei cuori esausti dei vinti.
Permani,
nell’illusione nota di rivalse evanescenti.
Da’ senso a un nuovo viaggio verso il nulla,
ipnotizza il senno, custodisci i brividi
che rendon ancor degno avanspettacolo
me, noi, il peso delle valigia.
Dubita delle lusinghe dei mortali,
fuggi ogni lode, inizia da queste.
Consapevole dell’insensato,
sii forte della tua autenticità.
Magistra nell’arte della leggerezza,
cattiva discepola del vivere a modo.
Sei già lontana e lo sarai di più
allorché Morfeo silenzierà il dolore.
A lui mi tengo stretto per guardarti
ho imparato a rispettarne il fiato grave.
Potrei svegliarmi in una notte di luglio
e morir dentro, vedovo di te, orfano di lui.
Carmine Lione
La fine dell’inverno